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Escursione ad anello al rifugio Bonatti
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- Scritto da Manuel
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Escursione: Doppia navetta. Poi si sale poco oltre la fermata.
Luogo: Valle d'Aosta - Val Ferret
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione resa faticosa dal passaggio nel bosco nelle giornate afose. Effetto serra garantito.
Durata: 4h l'anello
Panorama: 5/5 - Paesaggio eccezionale. Il top della valle d'Aosta è davanti ai vostri occhi.
Avvistamenti : No.
Passeggino: No.
4.2 km, 04:50:41
Una delle classiche escursione in valle d'Aosta è la salita al gettonatissimo rifugio Bonatti che fu tra i più grandi, se non il più grande, scalatori italiani.
Va fatta una doverosa introduzione però a questo sentiero. In agosto è semi impraticabile e difficile da raggiungere comodamente. Tanto per cominciare l'accesso alla val Ferret è regolamentato ad orari e c'è proprio un limite fisico di automobili che riescono a starci dentro. Ammesso che riusciate a salire in autoc'è da sborsare un'enormità per il parcheggio. (presumo che a giugno sia tutto più semplice.)
L'alternativa a questa follia di traffico montano è quella di prendere le navette che partono da Courmayer e salgono per le due vallate, Val Ferret e Val Veny. Bisogna quindi trovare un posto (non a pagamento, quindi svegliatevi presto) dove lasciare l'auto o anche in paese e zone limitrofe il salasso è garantito.
Noi abbiamo preso la prima navetta di fronte ad un supermercato distante qualche centinaio di metri dal bivio per le vallate, quindi fate attenzione che sia quello per la Val Ferret. Siete riusciti a salire? Bene ora la prossima destinazione è Plancipieux, dove si scende e si aspetta una seconda navetta che finalmente ci porta sotto l'inizio del sentiero per il rifugio. Tutta questa tribolata va fatta ovviamente anche al ritorno, controllando sempre le tabelle degli orari per non rischiare di restare in valle e doversela fare a piedi.
Ok, se tutto questo non vi ha scoraggiati iniziamo l'escursione. Il sentiero inizia subito ripido nel bosco verdeggiante, pieno di piante, fiori, colori. Gli occhi ringraziano, il fiato un pò meno a causa dell'effetto serra che si crea in questo bosco per il caldo d'Agosto. Il sentiero comunque non è mai impegnativo a livello tecnico, c'è solo un discreto dislivello da affrontare e il caldo non aiuta.
Usciti dal bosco la strada da fare è poca, il rifugio è ben visibile in alto, la montagna è rigata da diversi sentieri, quelli diretti, quelli più dolci.
Arrivati al rifugio ci stendiamo dove troviamo uno spazietto e ci rinfreschiamo alla freschissima fontana. E' pieno di gente, dentro e fuori, cosa insolita per la valle d'Aosta che conoscevamo fin'ora, sempre libera da calche, sempre super accogliente. Nonostante tutto riusciamo a prendere una birra e a goderci il sole giocando a carte.
Verso le 15.30, proprio come ci disse una signora sulla navetta, il rifugio si svuota. Nel giro di 30 minuti restiamo quasi soli, a farci compagnia solo qualche straniero. Adesso finalmente ci godiamo calma e relax, ma non possiamo sostare troppo perché al contrario degli altri noi chiuderemo un giro ad anello.
Proprio dietro il rifugio infatti c'è una traccia segnata e ben visibile che sale per un breve tratto e poi comincia a scendere verso sinistra. Il sentiero è bellissimo, tutta un'altra cosa rispetto al breve e faticoso sentiero dell'andata. Sempre panoramico, sempre ventilato, a saperlo prima avremmo fatto il giro al contrario. Superato un piccolo agglomerato di case abbandonate, che meritano però una foto, continiamo a scendere avendo sempre il Bonatti sulla nostra sinistra.
Il sentiero torna senza difficoltà qualche tornante sopra dove era l'attacco del sentiero di andata, quindi a bordo strada, e si cammina fino a tornare alla prima delle due navette per tornare alla nostra auto.
Studiate il sentiero e fatelo come più vi piace, ma mi sento di consigliarvi di seguire al contrario la traccia GPX perché a mio avviso è decisamente più interessante l'escursione se affrontata in questo modo.
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Escursione al rifugio Champillon
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Escursione: Dal parcheggio alla fine della strada che supera l'abitato di Dousse
Luogo: Valle d'Aosta - Valpelline
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplice ma con forti pendenze se si fa la diretta, più dolce la sterrata.
Durata: 1h solo andata
Panorama: 4/5 - Paesaggio eccezionale. Il Grand Combin è li a farvi da cornice.
Avvistamenti : No.
Passeggino: Si, facendo la sterrata.
2.4 km, 00:57:05
L'escursione al rifugio Champillon può essere fatta in 2 modi. Seguendo la comoda strada sterrata fino in cima, oppure dopo qualche centinaio di metri tagliare per la "direttissima" che taglia tanti tornanti ma costringe a pendenze decisamente più impegnative.
Noi scegliamo la seconda rendendoci conto che in alcuni punti la pendenza è decisamente notevole.
Da subito il panorama è spettacolare, con il Grand Combin sempre ben visibile lungo il sentiero. I bambini salgono senza grossi problemi, noi adulti seguiamo.
Raggiunto l'alpeggio Tza de Champillon il sentiero finalmente molla il tiro e riusciamo a riprendere fiato. Il rifugio Champillon è ben visibile e ormai è chiaro che non manca molto all'arrivo.
Con sorpresa però scopriamo che questo rifugio, raggiungibile in auto dai gestori, è "poco rifornito", per non dire poco ospitale. Sostanzialmente servono solo chi ha prenotato il pranzo. Nemmeno un piatto di polenta. E questo può anche starci nei rifugi dove si porta tutto in spalla, ma qui non vedo la necessità di centellinare le porzioni. Persino il dolce ci è stato negato.
Per il bere invece nessun problema. Birra e lattine varie si possono acquistare senza problemi.
La vista dal rifugio è ampia e di grande respiro. Se goderselo sdraiati sui prati o su una più comoda sdraio è una decisione che lasciamo a voi.
Il video dell'escursione
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Monte Touriasse al piccolo San Bernardo
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Escursione: Appena arrivati al passo del piccolo san Bernardo parcheggiate l'auto nei pressi dei bar.
Luogo: Valle d'Aosta - Passo del Piccolo San Bernardo
Condizioni Meteo : Soleggiato - Vento forte
Difficoltà: Escursione semplice che solo alla fine richiede un passo sicuro!
Durata: 1h solo andata
Panorama: 4/5 - Paesaggio eccezionale. Si vede tutto il passo, il monte Bianco e il dente del gigante.
Avvistamenti : No.
Passeggino: Si, ma gli ultimi 100 metri va abbandonato sul sentiero principale. Escursione che nella parte finale non è comunque adatta a bambini troppo piccoli.
2.3 km, 01:00:44
Cercavo una cima facile da fare con i bambini per recuperare la fatica dei giorni precedenti, ma senza restare con le mani in mano. Tra le varie ipotesi alla fine la scelta è caduta sul Monte Touriasse, poco indicato a dire il vero, ma segnato sulla mia cartina gps. Si tratta di un panettone che si erge sopra il passo del Piccolo San Bernardo, e da le spalle alle piste da sci, ma regala un affaccio sul monte bianco davvero bello.
L'escursione parte dai primi bar non appena si arriva al passo, dove lasciata l'auto si prende la comoda sterrata che in soli 250m di dislivello ci porta sotto al monte Touriasse.
Il sentiero prosegue facile e senza intoppi o difficoltà fino al raggiungimento della conca dove si intravedono le piste da sci e gli impianti di risalita. Qui sulla sinistra è inequivocabile la strada da percorrere per salire al Touriasse. Dobbiamo fare una semplicissima cresta, molto ampia e sempre sicura, mai ripida, dove facendo attenzione si riescono a vedere le stelle alpine (non coglietele, per favore!!!). Ormai siamo sotto al monte, alla vetta. Si tratta di fare gli ultimi trenta, quaranta metri, su un sentiero a ghiaioni, quindi più sdrucciolevole, ma sempre sicuro, almeno fino alla sommità, dove si restringe e bisogna prestare attenzione nonché avere passo sicuro.
Raggiunta la cima veniamo ripagati con un paesaggio molto suggestivo, con il monte Bianco sempre a farci da punto di riferimento. Per i bimbi tanta soddisfazione ottenuta con uno sforzo davvero modesto.
Al rientro sono numerosi i punti di appoggio per fare un picnic, tra cui un bellissimo laghetto a forma di cuore.
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Lago di Chamolé partendo da Pila
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Escursione: Si parte da Pila
Luogo: Valle d'Aosta - Pila
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplice ma lunga!
Durata: 5h in movimento - anello
Panorama: 5/5 - Si gode di un paesaggio pazzesco che spazia dal monte Rosa al monte Bianco e tutta la valle centrale di Aosta
Avvistamenti : No.
Passeggino: Si, in alcuni punti più scomodo ma fattibile almeno all'andata. dalla seggiovia va lasciato perché diventa un vero e proprio sentiero di montagna. Il ritorno va fatto sulla stessa strada dell'andata e non è possibile fare l'anello
9 km, 06:22:35
Per raggiungere il lago di Chamolè ci sono due modi. Quello rapido e senza sforzo, ovvero la seggiovia, oppure facendo un lungo e non troppo faticoso sentiero con giro ad anello che ci ripaga con panorami mozzafiato spaziando dal Monte Bianco al Monte Rosa.
Una volta raggiunta Pila, famosa località sciistica valdostana, si parcheggia l'auto al primo piazzale, dove ci sono negozietti e bar e si sale la scala di ferro di fronte al parcheggio che ci porta all'inizio del sentiero.
Si passa per le piste da sci, superiamo le prime baite che incontriamo dopo neanche 100 metri, e proseguiamo a salire sempre costeggiando le piste.
Le indicazioni su questi sentieri non sono proprio perfette. Noi abbiamo seguito il sentiero 19, che ogni tanto spariva, poi ricompariva da qualche altra parte.
Superate le piste si entra finalmente nel bosco e una volta usciti sulla poderale che non abbandoneremo più fino quasi sotto al lago di chamolé, il paesaggio si apre nei pressi di un laghetto con un ristorante/baita sulle sponde, il Société.
Già qui potremmo stendere i teli e goderci il resto della giornata, ma l'obiettivo non è ancora raggiunto. Proseguiamo quindi sul comodo e largo sentiero che ci porta all'arrivo della seggiovia che parte da pila (se si è scelto di non camminare) costeggiando una pista di downhill.
Il rifugio è chiuso perché pericolante, ma c'è un chioschetto che ci da la possibilità di gustarci una birra fresca.
Dopo la sosta continuiamo per il lago, che raggiungiamo in 15 minuti. Molto carino, acqua pulita e piena di girini, addirittura i barbecue per fare le grigliate!! Da qui parte un sentiero che si inerpica sulla montagna per raggiungere il rifugio Arbolle. Nella direzione opposta il sentiero che prendiamo scende verso Pila.
Sentiero piu da montagna che passa per vecchi alpeggi (che forse per la stagione 2024 saranno aperti) e poi rientra nel bosco tagliando, facendo molta attenzione seppure ben segnalato, un'altra pista di downhill.
Usciti dal bosco ci ritroviamo in alto sopra le prime baite viste ad inizio sentiero. Scendiamo e prendiamo un pò di sole prima di tornare alla macchina.
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Croux de Bouque - Lungo i sentieri dei papi
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Escursione: Si parte dall'abitato di Les Combes, sopra Introd
Luogo: Valle d'Aosta - Introd
Condizioni Meteo : Soleggiato
Difficoltà: Escursione semplice ma sempre in tiro!
Durata: 1,10h - sola andata
Panorama: 5/5 - Si gode di un paesaggio pazzesco che spazia dal monte Rosa al monte Bianco e tutta la valle centrale di Aosta
Avvistamenti : No.
Passeggino: No.
2 km, 01:09:12
Questa escursione parte dall'abitato di Les Combes, che si trova sopra il paese di Introd, in valle d'Aosta, punto di partenza delle valli Valsavarenche e Rhemes nel Parco Nazionale del Gran Paradiso.Les Combes è conosciuto per aver ospitato i papi nei loro soggiorni estivi, in particolare papa Giovanni Paolo II, che amava percorrere i sentieri nei boschi circostanti.E proprio uno di questi sentieri è quello che percorriamo noi in una soleggiata e fresca mattina d'Agosto.
Appena dietro il paese inizia un sentiero, il nr. 4, che con indicazioni chiarissime si addentra subito nel bosco. Ripidamente. Il sentiero spezza subito il fiato, ci fa capire che anche se l'escursione sarà breve non sarà una passeggiata. La prima parte è uno strappo davvero duro, poi il sentiero si addolcisce. Non lasciamo mai il bosco, siamo sempre in penombra con qualche raggio di sole che filtra tra gli alberi a scaldarci. Quando mancano gli ultimi 300m alla croce troviamo il primo tavolino dove poter fare un picnic, se proprio il fiato non regge.
Quando ormai siamo in prossimità dell'arrivo si intravede la croce, ma siamo ancora nel bosco, e non ci rendiamo conto del paesaggio che è li ad aspettarci. Paesaggio che lascia di stucco, spaziando dal monte Rosa al monte Bianco, con in mezzo tutta la valle d'Aosta. Si vede il piccolo paese di Introd, Aosta in lontananza, il monte Fallere, il monte Emilius. Insomma con un binocolo ci si può sbizzarrire. Con una macchina fotografica si può riempire una scheda.
In cima ci sono dei tavolini per pranzare oltre che la statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II. Si torna sui propri passi per tornare indietro all'auto.
Il video dell'escursione